venerdì 16 febbraio 2007

GESTIONE DEL PERSONALE E DELLA STRUTTURA BUROCRATICA

  1. Valorizzare le risorse umane, aumentare la motivazione dei collaboratori, migliorare i rapporti tra "dirigenti" e operatori, accrescere il senso di appartenenza e di soddisfazione dei lavoratori per la propria amministrazione;
  2. Rendere attrattiva l’amministrazione pubblica per i talenti migliori;
  3. Migliorare l’immagine interna ed esterna e la qualità complessiva dei servizi forniti dall’amministrazione;
  4. Diffondere la cultura della partecipazione, quale presupposto dell’orientamento al risultato amministrativo, al posto della cultura dell’adempimento formale (occorre arrivare al raggiungimento dell’obiettivo seppur con l’utilizzo esperto della norma e quindi rispetto dei tempi per garantire l’interesse pubblico: la risoluzione del problema è condizione che tutela il soggetto operante non trincerato al semplice approccio burocratico, ma con un approccio volto alla soluzione del problema nell’ambito del rispetto delle normative utilizzandone tutti i contenuti possibili);
  5. Realizzare sistemi efficienti ed efficaci di comunicazione interna;
  6. Prevenire i rischi psico-sociali di cui al D.Lgs. n.626/1994 e.s.m.;
  7. Attenzione e massima cura al benessere organizzativo come elemento di cambiamento culturale, prestando particolare attenzione alle seguenti variabili:
    • caratteristiche dell’ambiente nel quale il lavoro si svolge (salubrità, confortevolezza e accoglienza);
    • chiarezza degli obiettivi organizzativi e coerenza tra enunciati e pratiche organizzative;
    • riconoscimento e valorizzazione delle competenze e stimolo di nuove potenzialità;
    • comunicazione intraorganizzativa circolare (l’amministrazione ascolta le istanze dei dipendenti e stimola il senso di utilità sociale del loro lavoro);
    • circolazione delle informazioni;
    • prevenzione efficace ed efficiente degli infortuni e dei rischi professionali;
    • clima relazionale franco e collaborativo;
    • scorrevolezza operativa e supporto verso gli obiettivi;
    • giustizia organizzativa nel rispetto del vigente CCNL di categoria;
    • apertura all’innovazione tecnologica e culturale;
    • tenere sotto controllo i livelli percepiti di fatica fisica e mentale nonché di stress;
    • gestire l’eventuale presenza di situazioni conflittuali manifeste o implicite.
    • Quanto sopra, nell’ambito di un processo per la rilevazione e il miglioramento del benessere organizzativo, verrà attuato con un apposito “piano di miglioramento comunale” in ottemperanza alla Direttiva del 24.03.2004 del Dipartimento per la Funzione Pubblica.

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